La carne è più buona e per tutte le tasche, o quasi. Dagli Stati Uniti arriva infatti anche in Italia una moda che permette di mantenere equilibrato il rapporto qualità-prezzo. Diventano sempre più numerose da un angolo all’altro della Penisola i cosiddetti ristoranti macelleria, che rappresentano una nuova idea di fare ristorazione in cui si dà la possibilità al cliente non solo di comprare carni e salumi prelibati, ma anche di consumare in loco questi prodotti, che vengono cotti alla brace o alla griglia.
Mangiare in macelleria, dunque, è il trend del momento. Non si ordina dal semplice menù: i tagli proposti sono in vista nelle celle frigorifere. Una volta scelta la carne da gustare lo chef prende il pezzo da cucinare e il piatto è un successo assicurato. In tavola arrivano bistecche, salumi, tartare garantiti, saporiti e soprattutto a chilometro zero.
“In questo modo riusciamo a smaltire tutte le frattaglie, che prima rimanevano invendute. C’è stato infatti rispetto al passato una specie di rivoluzione culturale: si è persa la concezione della cucina popolare, quella affidata alle massaie di una volta che impiegavano molte ore della giornata dietro ai fornelli. Oggi si preferiscono piatti veloci”. A parlare è Sergio Motta, macellaio vecchio stile, erede di una famiglia di artigiani della carne, che nel 2010 a Bellinzago Lombardo, in provincia di Milano, ha aperto il “Ristorante Macelleria Motta”, dove servire i suoi prodotti.
Ad Eurocarne Post ha raccontato: “La risposta dei clienti a questa novità è stata immediata e positiva. Tra le specialità che possono gustare ci sono di sicuro la carne cruda, l’ossobuco di bue e tutti i tipi di frattaglie. Gli animali vengono allevati in due stalle che possiedo in Piemonte, e mio fratello, che è veterinario, si occupa della loro alimentazione. Così garantiamo qualità dalla materia prima al piatto in tavola”.
Anche al Sud si sta diffondendo la moda dei ristoranti macelleria. A Napoli è stato inaugurato un anno fa “La Macellegria”. “Il nostro segreto è la semplicità dell’offerta - ha rivelato ad Eurocarne Post la titolare Donatella Bova -. Anni fa sono stata in Puglia dove questo tipo di attività è molto diffusa, così ho pensato di provare a ricreare a Napoli quell’atmosfera, puntando sulla qualità del servizio”.
Occhio anche al risparmio. “Se in giro la classica fiorentina costa intorno ai 55 euro al chilo, da noi la si può trovare anche a 35, anche perché usiamo l’animale per intero - continua la giovane imprenditrice -. I fiori all’occhiello della nostra cucina sono la cosiddetta bombetta, piatto tipico pugliese, l’hamburger a punta di coltello, 100 per cento carne di manzo, e infine la cotoletta di manzo palermitano cotta alla brace”.